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Trento, 8 ottobre 2008
«Piani di sviluppo, voce agli ecologisti»
Nel programma del sole che ride l'azzeramento della CO2 entro il 2050
dal Corriere del Trentino di mercoledì 8 ottobre 2008
«Zero anidride carbonica » entro il 2050, «zero rifiuti» entro il 2020, allargare le aree protette a un terzo del territorio trentino. Sono obiettivi strutturali e ambiziosi quelli che i Verdi del Trentino hanno messo nero su bianco nelle sette pagine del proprio dettagliato programma per la prossima legislatura. Per l'elaborazione dei programmi di sviluppo i Verdi propongono di coinvolgere le associazioni ambientaliste.
La visione proposta dal Sole che ride è «glocale» e si fonda sul superamento della «dittatura del Pil» con la contestuale valorizzazione della Fin, la «felicità interna netta che non è legata automaticamente alla crescita economica, ma alla qualità della vita fatta di benessere diffuso e di spazi a misura d'uomo». «Vogliamo un Trentino che sappia valorizzare le competenze delle nuove generazioni creando luoghi, una sorta di officina, dove giovani che hanno fatto esperienze e che lavorano all'estero, e altri che operano sul territorio possano stendere un piano di sviluppo per il Trentino che vogliono e ritengono competitivo», scrivono i Verdi.
Il sociale
Il Sole che ride pensa di introdurre nei Comuni minori nuove forme per l'elezione del sindaco e del Consiglio per elevare il tasso di democrazia e coinvolgere maggiormente tutti gli amministratori eletti. Altro obiettivo, l'aggregazione dei Comuni con unioni e fusioni, per risparmiare risorse pubbliche. Per quanto riguarda la legge sugli appalti, il partito chiede di realizzare il regolamento attuativo e di riformare la normativa, approvata pochi mesi fa, «per aumentare la trasparenza e tutelare le piccole e medie imprese». Sotto il profilo più strettamente ambientale, i Verdi promuovono la priorità dei prodotti locali nelle strutture turistiche con «ristoranti a menu chilometro zero» e l'incentivo della «chimica verde». Altri capisaldi: spingere l'uso dell'acqua del rubinetto, disincentivare l'uso dei telefonini nei bambini, nuovi asili nido e diffondere le Tagesmutter, promuovere lo sport per tutti.
L'energia
Per quanto riguarda lo sviluppo, i Verdi promuovono il potenziamento della rete ferroviaria esistente, favorendo il trasferimento delle merci da gomma a rotaia; no secco alla Valdastico e alle altre grandi arterie all'interno delle Alpi, con il contestuale sviluppo della rete metropolitana città- valli. Sul riscaldamento, il target è ridurre i consumi a livello dell'Alto Adige: 7 litri di gasolio o metri cubi di metano all'anno per metro quadrato abitato. Secco no a nuovi caroselli sciistici, limiti per lo sci sui ghiacciai. Per capannoni industriali e gli edifici pubblici, l'obiettivo è la copertura con pannelli fotovoltaici e coperture vegetali a partire dall'interporto. Sulla raccolta differenziata, i Verdi propongono l'abolizione della tariffa di igiene ambientale per i cittadini e le imprese più virtuose.
La solidarietà
Per aumentare il tasso di solidarietà della società trentina i Verdi propongono l'istituzione di un reddito minimo di cittadinanza e di sostegni all'affitto degli immobili per le famiglie e giovani coppie, oltre all'istituzione di un osservatorio dei prezzi con un'Autorità che intervenga nelle situazioni speculative. Un altro obiettivo è anche quello di avvicinare i giovani e gli studenti al mondo del lavoro favorendo i tirocini estivi.
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